Ovvero i dubbi che non siamo riuscite a superare sulle protezioni solari.
Inesorabilmente, ogni anno, arriva l’estate. Stagione da noi amatissima ma anche piuttosto controversa e sofferta da quando lavoriamo nel campo della cosmesi naturale . Questo infatti è il periodo in cui si viene letteralmente travolti da consigli e raccomandazioni su come proteggere la pelle dalle radiazioni solari perché, anche a causa delle nostre cattive ed antiecologiche abitudini, la sfera di protezione che l’atmosfera ci garantiva naturalmente è diventata sempre meno efficiente con la conseguenza che i raggi solari ci arrivano sempre più carichi di radiazioni nocive
La domanda di creme con filtri solari si fa pressante e la maggior parte delle richieste riguarda quelle con fattore di protezione medio-alto, il che vuol dire una presenza non indifferente delle sostanze schermanti in formula.
Inevitabilmente ci siamo trovate ad approfondire l’argomento: quali sono e come funzionano i filtri solari?
Come sapete, da quando abbiamo cominciato il nostro lavoro di produzione, il primo dei nostri principi ispiratori è stato quello di realizzare prodotti il più possibile naturali, evitando tutti quegli ingredienti totalmente chimici o di sintesi che pure sono molto comodi per ottenere formulazioni stabili e gradevoli.
Abbiamo quindi automaticamente eliminato i filtri solari chimici, anche se vantavano eccellenti caratteristiche in termini di efficacia e tollerabilità.
Restavano quindi quelli fisici, generalmente chiamati minerali. Tra questi i più utilizzati nella cosmesi naturale sono l’ ossido di zinco e il biossido di titanio. I minerali sono certamente sostanze presenti in natura ma approfondendo la questione del loro utilizzo in cosmetica sono emersi alcuni aspetti che ci hanno lasciate perplesse e che pensiamo valga la pena spiegare più approfonditamente.
Come prima considerazione c’è quella che non sempre la parola naturale è sinonimo di innocuo o benefico; i minerali in particolare sono sostanze che se penetrano nel nostro organismo si depositano e tendono ad accumularsi, dato che il nostro sistema non dispone delle risorse necessarie ad eliminarli attraverso le funzioni naturali.
A questo si aggiunge che le formulazioni di nuova generazione utilizzano i filtri fisici o minerali in forma micronizzata per evitare l’antiestetica patina biancastra che le precedenti lasciavano sulla pelle. Ma se questa soluzione ha risolto un problema di natura estetica, a nostro avviso non fuga i dubbi di chi obietta che ridurre i minerali in forma nano, cioè infinitamente piccola, può determinare una loro maggiore penetrazione negli strati più interni del derma con conseguenze largamente controverse.
C’è poi la non trascurabile questione dell’impatto di queste sostanze sull’ecosistema, in particolare su quello marino visto che parliamo di prodotti che si utilizzano soprattutto al mare e di cui si raccomanda l’uso anche ripetuto : “ripetere l’applicazione dopo ogni bagno” è un classico !
A questo proposito dobbiamo specificare che i filtri presenti nelle creme solari non contengono minerali puri, cioè allo stato in cui si trovano in natura. Nella lista degli ingredienti troviamo infatti gli ossidi ricavati da quei minerali, il che vuol dire che la materia originaria è stata comunque sottoposta a processi industriali e per di più con l’utilizzo di reattivi chimici.
Indagando sul loro impatto ambientale abbiamo trovato numerose ricerche comprovanti la pericolosità per l’equilibrio dell’ecosistema marino, non ve le citiamo tutte per non annoiarvi e perché non è questo il luogo adatto, basti per tutte la classificazione dell’ossido di zinco nel database del Ministero per l’Ambiente il cui profilo ecotossicologico figura tra quelli a più alto rischio ambientale.
Per quanto sopra, anche se capiamo benissimo l’esigenza di proteggere la pelle dai raggi UV (basti pensare ai bambini!) non ce la siamo comunque sentita di produrre e promuovere qualcosa che non ci convinceva al 100%.
Ci dispiace molto non poter contribuire per ora a soddisfare questa esigenza, ma confidiamo nella ricerca e speriamo di potervi proporre quanto prima un rimedio che ci e vi soddisfi appieno.